mercoledì 25 aprile 2012

Villarosa. Festa 25 aprile

Villarosa. Celebrare tutti insieme il 25 aprile per ricordare le radici della nostra democrazia e della nostra Costituzione senza dimenticare la lotta al nazi-fascismo. Ieri, in piazza Palatucci a rendere omaggio ai caduti in guerra e onorare quanti hanno sacrificato la propria vita per un mondo più libero e giusto, oltre alle autorità si sono presentati moltissimi cittadini che hanno voluto così testimoniare l’immutata volontà di difendere sempre, e in ogni occasione, i valori della Liberazione. E’ stato con questo spirito che ieri mattina, 67 anni dopo, si è voluto ricordare quel 25 aprile 1945 alla presenza del sindaco, del comandante della stazione dei carabinieri e della polizia urbana, Francesco Cupani e Vincenzo Profeta, dei rappresentanti dell’Anpi, di mons. Salvatore Stagno e don Salvatore Chiolo. La cerimonio ha avuto inizio con un il corteo che partito dal Municipio ha percorso corso Regina Margherita sino al monumento ai caduti. Momento culminante della festa la deposizione della corona d’alloro ai piedi del Monumento ai caduti, da parte del sindaco Gabriele Zaffora, la benedizione di mons. Stagno e la scopertura di una targa marmorea dedicata al bersagliere Giacomo Lisacchi, medaglia d’argento al valor militare. Alla cerimonia hanno partecipato i familiari del bersagliere. “E’ grazie all’impegno di tanti italiani –ha detto mons. Stagno-, che arrivò fino al sacrificio della vita, che abbiamo conquistato democrazia e libertà”. “Con questa cerimonia semplice, ma significativa -ha detto invece il nipote del bersagliere, Giacomo Lisacchi-; con questa piccola lapide marmorea, in onore e memoria di un ‘patriota resistente’, scoperta oggi al Monumento dei caduti, Ella signor Sindaco e la sua amministrazione, con grande sensibilità d’animo, ha fatto sì che il tempo, che, con avarizia, depreda la memoria, non lasci sprofondare e sommergere nell’oblio un soldato concittadino”. “Le presenti generazioni - ha sottolineato il sindaco Zaffora, nel discorso celebrativo-, non possono non farsi carico di tenere vivi ed attuali gli ideali che consentirono di restituire pace e democrazia. Questo luogo nel gennaio scorso è stato intitolato a un martire della shoa, il questore Palatucci. Oggi a tutti questi nomi aggiungiamo quello del nostro concittadino Giacomo Lisacchi che non ha esitato a sacrificare la propria vita per non recedere di fronte agli ideali di giustizia e alla aspirazione di Libertà”.









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